giovedì 2 luglio 2015

Lettera aperta di una mamma all'on. Fedeli.


"on. Fedeli,
ascoltando le sue parole riguardo alla sua proposta di legge, lei dice che "vuole difendere nella loro unicità tutti i bambini e le bambine con l’introduzione nei vari livelli di istruzione della parità di genere. Tutto questo significa educare alle differenze e alla non violenza”, mi sono posta una domanda...
Ma secondo voi le uniche discriminazioni sono sessuali?
Ma secondo voi all'asilo o alla scuola primaria esistono bambini che non giocano con gli altri perché hanno fatto scelte sessuali differenti?

Non so che bambini frequentiate voi, ma io lavoro da più di 10 in ambito infantile e sono mamma e non ho mai sentito un bambino porsi problemi riguardo al tipo di scelta sessuale che voleva fare.
Piuttosto lavorando con bambini e ragazzini disabili ho sentito e visto tanti bambini non riuscire a integrarsi a scuola o in altri posti e soffrire del modo in cui venivano trattati.
Avendo un figlio con lievi tratti del disturbo pervasivo mi sono io stessa trovata a dover iscrivere mio figlio a delle lezioni di nuoto singole ( pagando il doppio) perché l'istruttore riteneva che mio figlio non fosse adeguato per stare in un gruppo o a non portarlo al parco giochi perché il ragazzino di turno vedendolo comportarsi in modo diverso ha chiesto "ma che sei Down?" ridendo...
E mio figlio fa una vita normalissima!
Mi chiedo: ma perché nessuno ha fatto un disegno di legge per loro? Per il bambino obeso, o per il "quattrocchi" o per i disabili che ancora nelle scuole vengono chiamati da alcuni insegnanti "bambini H". Perché nessuno ha fatto una legge per la "disabile-fobia"? Perché nessuno rischia un mese di carcere per aver messo la macchina sullo scivolo impedendo a una persona in carrozzina di poter andare a casa o a lavoro? Perché nessuno rischia di andare in carcere se dice a un disabile "ma che sei autistico"? Perché nessuno rischia di finire in carcere se dice che la condizione del Down non è la normalità?
Anzi...
Un bambino down o con una qualsiasi alterazione genetica, nasce così; quella è la sua normalità; eppure dal mondo intero viene definita "patologia" e nessuno grida allo scandalo, anzi si producono screening prenatali per poterli identificare e abortire con il beneplacito della legge che parla di aborto terapeutico. Perché nessuno grida allo scandalo? Perché in questo caso nessuno dice "ma se nascono così chi siamo noi per giudicare"?
Certe argomentazioni giuste o meno (non spetta a me dirlo) devono valere per tutti: non solo per alcuni a secondo delle convenienze!
Mi scusi, lei parla di permettere ai ragazzi di scegliere nella libertà cosa vogliono essere... Beh, un disabile, un bambino autistico, un bambino dislessico non può decidere!
Non si sceglie lui di essere "diverso"; eppure di loro non vi preoccupate minimamente!
In molte scuole mancano gli accorgimenti basilari per un bambino "speciale" (come mi piace definirli); non ci sono aule adeguate, non ci sono spazi e giochi adeguati a loro... Voi volete spendere milioni per i corsi di aggiornamento dei docenti sulla parità di genere... mentre la maggior parte degli insegnanti di sostegno non ha neanche idea di cosa abbia il bambino che deve seguire e tanto meno di come aiutarlo.
Perché invece di proporre questi pseudo-corsi che voi spacciate per insegnamento della tolleranza e delle differenze non cominciamo a insegnare ai bambini che Down non è un insulto, che "autistico" non è lo stesso che "stupido"? Piuttosto insegnamo a rispettare l'UOMO, insegnamo che tutti siamo umani, ognuno con le sue diversità che meritano rispetto che siano di razza, religione, luogo di nascita, diversità fisica e di pensiero, invece di insegnare che siamo tutti uguali che siamo intercambiabili, che ognuno può decidere liberamente di essere quello che vuole...: perché non è vero!
Le assicuro che un bambino che è paralizzato alle gambe, per quanto possa dire che si muove e che cammina, non inizierà a farlo solo perché decide!
Né un bambino down, solo perché decide, può essere diverso da quello che è... Questa è pura verità! Non è vero che si può sempre scegliere cosa essere; UN disabile NON Può!
Ma si può decidere di essere UOMINI con una dignità che esula dalle scelte. Solo insegnando questo si può evitare il bullismo e far fiorire la tolleranza. Solo se si rispetta prima di tutto l'essere umano in quanto valore si può andare d'accordo anche avendo idee diametralmente opposte. Non è tolleranza costringere tutti a pensarla come noi!
Spero di sbagliare, ma sembra proprio che gli unici che meritano rispetto e per cui siete disposti a fare di tutto sono le categorie che hanno alle spalle tanti soldi da fare girare e, certo, le associazioni dei genitori di bambini con patologie di diverso genere non hanno poteri forti alle spalle che possono influenzare politica ed economia... quindi contano poco...
Spero veramente di sbagliare ma purtroppo so che non è così!

Una mamma alquanto perplessa e arrabbiata!"

1 commenti:

Unknown on 3 novembre 2015 alle ore 08:44 ha detto...

Questa lettera è semplicemente...bellissima!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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