Un recente sondaggio dell'americana Salary.com mette a nudo una realtà stupefacente, le mamme che stanno a casa lavorano ben 94 ore a settimana, per un valore stimato in oltre 6.900 euro mensili, pari ad un reddito annuo di 83mila euro (113mila dollari per le mamme americane). E pensare che in Italia le casalinghe non percepiscono neanche una pensione, lavorando praticamente per tutta la vita (figli, nipoti e cosi via).
Queste mamme sprint, spesso non gratificate, sono oltre 4 milioni e 800mila, secondo gli ultimi dati dell'ISTAT, e produrrebbero con la loro attività oltre 405 miliardi l'anno. Un bell'ammanco per il PIL, che non lo rileva, ed anche per le casse dello Stato, che non ne percepiscono il contributo in termini di gettito, ma certamente una grande ricchezza per la famiglia media.
Come vengono prodotti questi redditi? Lo studio si è basato sulla retribuzione media dell'attività che viene svolta e sulle ore che in media vengono dedicate a quella data attività: domestica, cuoca, tassista per accompagnare i bimbi a scuola o allo sport o al catechismo, psicologa per le crisi di nervi domestiche, infermiera per i piccoli incidenti quotidiani e, addirittura, amministratore delegato del faticosissimo gruppo "famiglia" (far quadrare i conti a fine mese non è certo poca cosa e neanche "incastrare" i mille impegni di una famiglia con figli).
Il compenso varia dai profili più bassi come quello della cuoca o domestica (circa 10 euro l'ora) a quelli più impegnativi di psicologa (a 28 euro e più l'ora) e manager (oltre 40 euro l'ora).
E che dire delle mamme che lavorano? Oltre allo stipendio che portano a casa dall'ufficio, producono una ricchezza di aggiuntiva di 49mila euro l'anno per il secondo lavoro casalingo, che impiega ben 54 ore a settimana, ben oltre le 40 ore di un normale impiego settimanale.
fonte: Teleborsa
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